Non si ferma il lavoro della FIN Calabria che in collaborazione con AGISI, la neonata associazione di categoria per società e associazioni che gestiscono impianti sportivi ha incontrato in video chat l’On. Domenico Forgiuele deputato della Lega, grazie alla preziosa intermediazione di Angelo Greco, allenatore di nuoto dell’asd Gruppo Atletico Sportivo di Catanzaro.
Oggetto dell’incontro la drammatica situazione dell’impiantistica calabrese, già precaria prima dell’emergenza Coronavirus ed oggi ridotta ai minimi termini.
Una riunione di due ore quella di oggi in cui sono stati trattati diversi argomenti chiave per la ripartenza delle strutture sportive. Sono state approfondite le tematiche introdotte nella riunione precedente anche con l'apporto di novità interessanti.
MANIFESTO DELLO SPORT CALABRESE PER UNA RIVOLUZIONE CULTURALE ED ECONOMICA
Nel periodo di emergenza cui siamo sottoposti e nelle misure di ristrettezza legate a tutti gli ambiti di natura produttiva, sociale, relazionale il mondo dello sport calabrese continua a lottare per la sopravvivenza.
Sarebbe inconcepibile chiudere gli occhi e far finta di nulla, lasciare perire, in agonia, l’intero tessuto sociale sportivo della Calabria, che ha dato tanto alla nostra terra, sia sotto il profilo agonistico, sia sotto il profilo sociale, sia sul versante economico.
Sarebbe dissennato abbandonare, nell’indifferenza generale, il mondo sportivo calabrese che, oggi, attraverso una voce unica, ufficiale, coesa, grida forte per chiedere alle istituzioni di attivarsi per non farlo morire.
Sarebbe grave e inaccettabile che le istituzioni, a partire dalla Regione e dagli enti locali, ignorasse o si limitasse ad affrontare in termini propagandistici e poco concreti la sopravvivenza dello sport calabrese.
PANDEMIA DI COVID-19 E DISTURBO POST TRAUMATICO DA STRESS: INDICAZIONI PER GLI OPERATORI SPORTIVI
Tornare in piscina dopo la pandemia di coronavirus non sarà semplice per nessuno.
Non per gli utenti, che dovranno riscoprire il piacere di stare in acqua superando la paura e la diffidenza.
Non per i tecnici, che dovranno trovare nuovi modi per interagire con i propri allievi.
Il SIT offre il proprio contributo con questo corso di approfondimento gratuito, per fare il punto della situazione e iniziare ad immaginare il centro natatorio di domani.
Di seguito scaricabile il documento ufficiale con le linee guida per gli allenamenti sportivi dopo una breve esamina sulla contagiosità del virus, sono riportate tutte le direttive e le casistiche.
Nasce dalle difficoltà vissute in occasione del Coronavirus e con spirito costruttivo si prefigge di dialogare con le istituzioni.
Un’associazione di categoria per società e associazioni che gestiscono impianti sportivi. Un passo necessario per fronteggiare la situazione di questo periodo ma con una prospettiva per il futuro. Sulla scorta delle difficoltà dei primi giorni, condivise con il progetto SOS Piscine, alcuni amici si sono adoperati per finalizzare l’iniziativa proprio con la costituzione di un’associazione di categoria.
Dopo la videoriunione del Consiglio Direttivo FIN Calabria nella giornata di ieri ricca di interventi e dopo una lunga esamina sulla situazione attuale e dei futuri scenari che si potrebbero prospettare, oggi il Comitato si apre al territorio con una riunione on line che ha visto coinvolti i Presidenti di società di tutto il territorio calabrese.
Il mondo dello sport calabrese piange la dipartita di Sebastiano Mancuso, già Presidente della Federazione Italiana Cronometrsti Regionale. Giunga alla sua famiglia e al movmento da lui guidato un sentito cordoglio dal consilgio regionale FIN Calabria e da tutto il mondo del nuoto calabrese.
La Federazione Italiana Nuoto, su indicazione del presidente Paolo Barelli, ha pianificato una manovra di sostegno di 4 milioni di euro per supportare le attività delle associazioni e società sportive affiliate colpite dalla drammatica emergenza economica prodotta dal diffondersi del coronavirus.
Tali misure eccezionali sono conseguenti a una revisione completa delle attività e al contenimento dei costi, che coinvolgono tutte le componenti federali, nella volontà di affiancare le società specialmente nel momento della ripresa.
Nei limiti delle proprie competenze e delle possibilità di un bilancio federale fortemente provato dalla pandemia, il piano di supporto studiato dal presidente Barelli e dal consiglio federale intende integrare le auspicate risorse e misure urgenti dichiarate dal Governo per compensare i gravi danni causati dalla paralisi dell'operatività impiantistica e per favorire la ripresa delle attività sportive a vantaggio sia dei cittadini praticanti sia degli atleti di interesse nazionale.
"Durante la conversione in legge del decreto Cura Italia è stato approvato il mio ordine del giorno sottoscritto anche dal collega Marin (ex schermidore olimpionico, ndr) che permetterà alle società sportive e ai gestori degli impianti sportivi di erogare voucher a favore degli utenti per recuperare nella prossima stagione eventi e attività non usufruiti per la chiusura degli impianti a causa del Covid-19". Lo comunica direttamente l'onorevole Paolo Barelli, presidente della Federnuoto. "In questo modo vengono tutelati gli utenti, le società sportive e i gestori di impianti e degli eventi sportivi evitando contenziosi che non aiuterebbero la già difficile ripresa dello sport", conclude Barelli.
Duecento milioni di euro per salvare le società sportive, vero motore dello sport italiano. Il presidente della Federazione italiana nuoto Paolo Barelli lancia una richiesta precisa al Governo in un momento complicato per il Paese e anche per il mondo dello sport, alle prese con le gravi difficoltà finanziarie provocate dallo stop obbligato dell'attività per la pandemia Covid-19. "Serve un'iniezione immediata di liquidita', 200 milioni a fondo perduto per sostenere le società, senza le quali lo sport in Italia non si fa e possiamo chiudere tutto, dalle federazioni al Coni stesso - ha osservato Barelli all'Italpress - Tutti gli italiani gioiscono quando vedono sventolare una bandiera tricolore, si gasano quando sentono il nostro inno nazionale, ma tutti i nostri campioni nascono all'interno delle società. Perché lo sport in Italia non si fa nelle scuole né all'università dato che mancano le strutture e il metodo. E i comuni non hanno i soldi per garantire l'attività motoria. Per questo le società sono fondamentali e ora hanno bisogno di aiuto".
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Abbiamo voluto raccogliere alcune dichiarazioni fatte dai membri di comitato frutto di riflessioni fatte in questi giorni di quarantena, condividetene con noi qualcuno.
In un momento così drammatico per il mondo intero, la speranza è quella di uscirne più presto possibile. Creeremo nuove abitudini e comportamenti,
consapevoli di avere imparato qualcosa in più.
(Presidente FIN Calabria - Alfredo Porcaro)
La Fin Calabria tutta, sentitamente addolorata, si stringe intorno alla famiglia Rajani per la perdita del Dott. Vincenzo. In questo momento di grande difficoltà lascia la moglie Nadia e i figli Giacomo, Andrea e Elena atleti della Kroton Nuoto.
Una profonda crisi sta investendo tutti i comparti dell'economia nazionale: gli operatori dello sport, e in particolar modo le associazioni e società sportive dilettantistiche (ASD e SSD), ne sono ugualmente e drammaticamente vittime.
Urge un indifferibile approfondimento, con tutte le autorità competenti in materia, onde evitare la paralisi dell'operatività dell'impiantistica; l'adozione di una serie di provvedimenti che siano funzionali allo sviluppo e alla pratica delle attività sportive a beneficio della salute pubblica dei cittadini e degli atleti agonisti, spesso testimonial nel mondo dell'eccellenza italiana.
A causa della pandemia COVID-19 moltissimi operatori sportivi rischiano il default e l'inevitabile chiusura, minando alla radice la virtuosa attività che unisce circa 64.000 società, le quali tra molteplici difficoltà garantiscono il funzionamento degli oltre 150.000 impianti sportivi sul territorio nazionale, pubblici e privati, senza scopo di lucro o con scarsa marginalità.
Il movimento della Federazione Italiana Nuoto, che raccoglie oltre 5.500.000 di praticanti, è in profonda sofferenza, colpito duramente nel suo cuore costituito dalle quasi 1.500 società che gestiscono 775 scuole nuoto federali per 1.500.000 di iscritti e 300.000 tesserati al settore agonistico.
"Meglio tardi che mai. Trovo che la decisione di rinviare le Olimpiadi sia scontata". Il presidente della Federnuoto Paolo Barelli non è sorpreso dalla decisione comunicata oggi dal CIO di posticipare al 2021 i Giochi di Tokyo, in origine in programma dal 24 luglio al 9 agosto.
"Da settimane ribadisco che gran parte del mondo sportivo non sarebbe potuta andare a Tokyo a luglio per partecipare ai Giochi – continua Barelli - Era intuibile il pensiero di atleti, tecnici e dirigenti e le più importanti federazioni sportive, molti comitati olimpici e molti governi, si erano già espressi in tal senso nei giorni scorsi. Aspettare giugno, o comunque un ulteriore mese, per sciogliere le ultime riserve era fuori luogo e il CIO ha capito, seppur tardivamente, che sarebbe stato un suicidio di immagine continuare a rimandare la decisione. Ora aspettiamo la collocazione della manifestazione nel 2021 per calibrare la stagione che deve ancora finire, coronavirus permettendo, e la prossima in arrivo: sarà fondamentale conoscere le date delle Olimpiadi versione 2021 e quelle dei Campionati Mondiali in programma a Fukuoka".