DE ROSEL’alba della scuola tuffi dalle grandi altezze è iniziata. Sulle orme di Alessandro De Rose, bronzo ai mondiali di Budapest 2017 e quinto ai mondiali di Gwangiu 2019 dai 27 metri. Da giovedì 22 a domenica 25 ottobre a Roma, presso il centro tecnico federale di tuffi, all’interno del centro di preparazione olimpica “Giulio Onesti” all’Acqua Acetosa, il direttore tecnico azzurro Oscar Bertone ha convocato otto atleti per il primo workshop di high diving.
Insieme allo specialista De Rose, leader e punto di riferimento del gruppo, cinque ragazzi e due ragazze tra tuffatori e ginnasti che vogliono avvicinarsi a questa disciplina estremamente affascinante che dall’edizione di Roma 2022 farà parte del programma anche degli europei.
“Il primo passo è stato quello di selezionare un gruppo di atleti che sposassero il progetto – spiega Bartone – In questi tre giorni ci conosceremo meglio, analizzeremo le potenzialità di ciascuno e andremo ad individuare gli ipotetici tuffi. Sarà una scuola per tutti. Ai ginnasti insegneremo le basi dei tuffi e da loro impareremo la tecnica del barani, il salto mortale con mezzo avvitamento, quel movimento che viene eseguito per entrare in acqua di piedi. Il prossimo step sarà il collegiale a novembre dove cominceremo ad indirizzare i ragazzi verso i tuffi a loro più congeniali. Siamo soltanto all'inizio, ragioniamo a lungo raggio con l’intenzione di creare la prima scuola tuffi dalle grandi altezza in Italia. L’obiettivo primario è presentarci con un team competitivo ai campionati europei di Roma 2022”.
Venerdì 23 ottobre sono previste tre ore in aula, dalle 15 alle 18 e a seguire due ore di piscina e palestra. “In aula vedremo video dei tuffi base, del barani e della preparazione – continua il direttore tecnico Bertone – Ascolteremo gli interventi degli esperti di tuffi e tappeto elastico. In palestra utilizzeremo la pedana facilitante, la buca con i trucioli, i tappeti elastici e le longe. Infine proveremo i tuffi in vasca. In questo progetto la partecipazione di Alessandro De Rose è fondamentale: oltre all’atleta di punta, sarà il leader e il punto di riferimento per tutti. Basti pensare che molti degli atleti presenti sono suoi fan e hanno deciso di saltare da 20 e 27 metri spinti dall’ammirazione per lui. Il nostro risultato più importante sarà quello di farne dei tuffatori da grandi altezze”.